Etnia thai, cinesi e tribù delle colline

La maggior parte delle nazioni del Sud Est asiatico è caratterizzata da una ricca gamma di etnie. Fa eccezione la Thailandia, che si caratterizza infatti per una estrema omogeneità, dato che l’80% della popolazione è di etnia thai. Il restante 20% è costituito da cinesi, malesi, cambogiani, birmani, vietnamiti.

Etnia thai: tutto quello che c’è da sapere

A seconda della regione in cui vivono, i thai parlano un dialetto ben specifico. Cerchiamo di fare un po’ di chiarezza su questi gruppi di etnia thai e sul linguaggio che sono soliti utilizzare:

  • Il gruppo di etnia thai dominante vive nella regione centrale del paese. Qui infatti il 36% della popolazione è thai. Il dialetto di queste zone corrisponde in realtà alla lingua thai corrente, quella che viene infatti utilizzata anche in televisione e alla radio, quella che viene insegnata in tutte le scuole del paese. Si tratta della parlata comune insomma, che tutti conoscono. Nonostante questa sia la parlata comune o standard insegnata anche nelle scuole, nelle altre regioni del paese è piuttosto difficile sentire parlare i thailandesi proprio in questa lingua. Preferiscono utilizzare il dialetto locale.
  • Il secondo gruppo di etnia thai più grande e importante del paese vive nella zona nord orientale, che prende il nome di Isaan. In questa zona vive infatti il 32% della popolazione di etnia thai totale. Nonostante questo gruppo thai sia molto numeroso, dobbiamo ammettere che non è ben rappresentano all’interno del paese, né dal punto di vista politico né dal punto di vista sociale. Il dialetto che si parla in questa regione è un mix tra la lingua thai comunemente parlata in tutto il paese e la lingua laotiana.
  • Il terzo gruppo thai per grandezza ed importanza vive nella regione nord del paese. Si tratta di appena l’8% della popolazione thai totale.
  • Il quarto gruppo vive nella parte meridionale del paese. Anche in questo caso si tratta più o meno dell’8% della popolazione thai totale. I thai meridionali prendono il nome di Pak Tai. Si considerano come un popolo a sé stante rispetto alla popolazione del resto del paese, indipendente. Hanno anche una loro cultura ben precisa e il dialetto si diversifica davvero molto dalla lingua thai comunemente parlata.

La lingua thai si differenzia in questi 4 dialetti principali, è vero, ma è importante ricordare che all’interno di ogni regione vengono poi parlati anche dei sottodialetti. In Thailandia è insomma possibile incontrare una varietà linguistica davvero eccezionale. Data questa eccezionale varietà linguistica e la complessità della lingua thai ufficialmente riconosciuta, viene naturale chiedersi come riuscire a comunicare al meglio con i thailandesi.

Il consiglio che ci sentiamo di dare a tutti i viaggiatori è quello di avere sempre con sé un dizionario di lingua thai. È inoltre bene provvedere ad imparare le parole di più comune utilizzo, alcune semplici frasi utili in viaggio, i nomi dei piatti più diffusi nel paese e simili. In questo modo si ha a disposizione una vasta gamma di parole per comunicare al meglio.

Ovviamente conoscere l’inglese aiuta. Sono molti oggi i thailandesi che conoscono infatti la lingua inglese. Ma attenzione, solo i thailandesi che hanno avuto modo di andare alle scuole superiori o all’università sanno parlare inglese in modo corretto. È difficile insomma che un anziano tassista parli inglese!

I cinesi in Thailandia

Come abbiamo inizialmente accennato, le altre etnie sono in Thailandia una minoranza. Tra le etnie secondarie più importanti, i cinesi. Nel corso infatti degli ultimi 250 anni circa, sono stati numerosi i cinesi che hanno deciso di abbandonare il loro paese natale per vivere da immigrati nel paese dei sorrisi.

I primi cinesi che sono arrivati in Thailandia sono stati gli Hokkien, alla fine del XVIII secolo, e a seguire i Chaozhou. I primi ebbero da subito un ruolo importante all’interno della società thai, furono infatti tra i più provetti esattori delle tasse della monarchia. I secondi invece arrivarono nel paese in una povertà assoluta, ma avevano spiccate doti imprenditoriali che utilizzarono al meglio. Nel giro di poco tempo infatti riuscirono ad affermarsi nella società thai e ad accumulare moltissimi soldi. Nel corso del XIX secolo arrivano in terra thailandese anche gli Hui. Si tratta dei cinesi musulmani che furono costretti a lasciare il loro paese in quanto la dinastia Ching li perseguitava. Trovarono in Thailandia una terra accogliente dove mettere radici.

Oggi i cinesi presenti in Thailandia corrispondono a circa l’11% della popolazione totale del paese. È molto importante sottolineare che i cinesi sono stati accolti al meglio in Thailandia, dato che i thailandesi non sanno che cosa sia la discriminazione. Infatti gli abitanti di etnia cinese hanno accesso anche alle cariche lavorative più alte ed importanti, persino in ambito governativo. Questa integrazione ineccepibile è dettata ovviamente dalla personalità thai e dalla cultura buddista, ma senza alcun dubbio è stata incentivata dalla capacità dei cinesi di assimilarsi al meglio alla nuova cultura in cui si sono ritrovati a vivere. Anche i matrimoni misti sono sempre per gli stessi motivi visti di buon occhio in Thailandia.

Proprio perché la comunità cinese in Thailandia è così radicata, in molte città sono presenti interi quartieri abitati solo ed esclusivamente da cinesi. È immancabile a nostro avviso una visita al quartiere Chinatown di Bangkok, che è uno dei quartieri in assoluto più antichi della città. Frenetico, affollato, caotico, il quartiere Chinatown vede la presenza di innumerevoli mercati all’aperto davvero molto caratteristici, drogherie di ogni genere, sale da tè, spezie e colori intensi!

Le tribù delle colline settentrionali

Le cosiddette tribù delle colline corrispondo ad appena il 2% della popolazione totale della Thailandia, ma meritano un piccolo paragrafo a parte, data la loro cultura ricca di fascino e il loro folklorismo.

Si tratta di gruppi di immigrati, arrivati in Thailandia nel corso degli anni dalla Cina, dal Laos oppure dal Myanmar. La maggior parte di questi immigrati vivono in Thailandia da moltissimi anni, spesso da generazioni e generazioni, ma sono pochi coloro che possiedono la cittadinanza thailandese. Proprio per questo motivo molti thailandesi li considerano dei veri e propri intrusi. Nonostante i thailandesi abbiano un animo gentile, ospitale e socievole, sembra che la presenza di questi cittadini non sia accolta a braccia aperte insomma.

Considera che le tribù delle colline sono oltre 20, ma il governo thailandese ne riconosce appena 6. Queste tribù riconosciute godono dell’aiuto del governo. Le tribù riconosciute nello specifico sono, per ordine di grandezza:

  • Karen. Comunità tribale cristiana che conta circa 265.000 individui, che vive soprattutto nelle province di Kanchanaburi e Tak. I Karen si dividono in piccoli sottogruppi, che si differenziano tra loro per il colore degli abiti che sono soliti indossare. Proprio per questo motivo si è soliti parlare di Karen Bianchi, Karen Neri e Karen Rossi. Tra le altre caratteristiche ci teniamo a ricordare che gli uomini del gruppo Karen hanno il corpo adornato da innumerevoli tatuaggi mentre le donne sono solite indossare abiti fatti a mano, incredibilmente belli. Vivono perlopiù di agricoltura. I Karen stanno cercando di integrarsi quanto più possibile nella società thailandese che li accoglie.
  • Hmong. Hmong, anche conosciuta con il nome di Meo, è una tribù tribale composta da immigrati del Laos e loro discendenti che conta circa 80.000 individui. Vivono soprattutto nelle zone di Chiang Mai e Tak. Indossano bellissimi abiti tradizionali, che possono essere di colore bianco o blu. Sono famosi per essere degli ottimi artigiani, capaci di dare vita a meravigliose creazioni in argento infatti e abiti ricamati.
  • Akha. La comunità tribale Akha segue con estremo rigore le tradizioni della sua terra di origine. Sono immigrati che non sembrano avere una grande intenzione di integrarsi al meglio nella società thailandese. Proprio perché non vogliono integrarsi, gli Akha non sono riusciti nel corso del tempo ad arricchirsi. Sono una delle tribù più povere e con il più basso livello di istruzione. Sono anche una tra le tribù in assoluto più discriminate, nonostante sia riconosciuta ufficialmente dal governo. La comunità è composta da circa 34.000 individui. Sono particolarmente ricchi di fascino i costumi delle donne del gruppo Akha. I loro vestiti sono infatti abilmente ricamati e adornati con perle. Indossano file di monete d’argento intorno alla vita e sul copricapo multicolore. È importante ricordare che gli Akha sono animisti. Credono quindi negli spiriti e praticano rituali di sacrificio.
  • Lahu. La comunità Lahu è composta da circa 60.000 individui che vivono sulle colline settentrionali della Thailandia. Si tratta perlopiù di cristiani, anche se non mancano alcuni gruppi animisti, che stanno cercando di integrarsi quanto più possibile nella società thailandese. Nel corso degli anni sono stati in grado di ottenere anche una buona indipendenza dal punto di vista economico. Vestono abiti tradizionali di colore nero con ricami brillanti.
  • Lisu. La comunità Lisu è composta da circa 25.000 individui. Sono immigrati che nel corso degli anni hanno dimostrato di avere ottime doti commerciali. Proprio grazie a queste doti, sono i Lisu sono riusciti nel corso degli anni ad arricchirsi molto. Sono famosi per gli abiti variopinti che indossano, per i turbanti stravaganti e per gli innumervoli monili e ninnoli in argento che adornano il loro corpo.
  • Mien. La comunità Mien, che i thailandesi spesso chiamando anche Yao, è composta da immigrati cinesi dello Yunnan. Anche questa comunità risulta particolarmente attraente agli occhi dei turisti: i Mien sono infatti soliti indossare turbanti neri dal sapore davvero molto originale, boa di piume rosse davvero stravaganti, ampia pantaloni ricamati con fili variopinti. Molti Mien cercano di portare avanti e tramandare alle generazioni successive le culture cinesi di origine e continuano anche a scrivere in cinese.

Queste tribù delle colline hanno destato il tuo interesse? Puoi decidere di visitare i loro villaggi. Puoi anche soggiornare presso una delle famiglie tribali, così da poter assaporare le atmosfere autentiche di queste tribù. I soggiorni presso le famiglie delle comunità tribali è incoraggiato dalla Thai Tourism Authority e organizzato da enti locali che puoi contattare personalmente.

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